Certifica Screenshot validi in tribunale con TrueScreen: intervista de Il Mattino

Gli screenshot sono prove valide in tribunale? Sì, e possono diventare prove incontestabili se certificati con l’app TrueScreen. Approfondiamo con Il Mattino il tema della certificazione degli screenshot e della loro validità di fronte a un giudice, che non è sempre garantita come si potrebbe credere. Infatti:

“è vero che già dallo scorso anno la Cassazione ha ammesso queste fotografie istantanee tra i documenti probatori, [ma] non è automatico che essi possano trasformarsi in mezzi di prova.”

Estratto da Articolo Il Mattino

Di conseguenza, nasce il bisogno di garantire l’autenticità del contenuto, del contesto e di tutti queidati relativi agli screenshot che catturiamo con i nostri dispositivi.

Cosa significa certificare gli screenshot?

La certificazione degli screenshot comporta l’analisi e la verifica dei dati raccolti al momento dell’acquisizione per poi procedere con l’applicazione di una marca temporale ed un sigillo digitale che garantiscono data e ora certa rendendo impossibile una manipolazione dei contenuti acquisiti.

Generalmente, per eseguire queste operazioni, è necessario fare riferimento a terze parti ed essere disposti ad affrontare costi piuttosto alti. Per ovviare al problema e avvicinare anche i non esperti a un metodo d’acquisizione autentico, nasce l’app TrueScreen, che in pochi secondi permette la validazione e certificazione non solo di screenshot: anche foto, video, audio, documenti, chat, contenuti social, registrazioni schermo, posizioni GPS.

Come funziona la tecnologia TrueScreen? Lo spiega il CEO e founder Fabio Ugolini con un’intervista per Il Mattino:

«Grazie al nostro algoritmo brevettato vengono analizzati tutti i dati acquisiti, ricercando segnali di eventuali modifiche e impedendo che qualunque attività esterna possa alterarli. In questo modo creiamo un ambiente sicuro e inattaccabile dall’esterno, capace di proteggere i diritti delle persone, giuridiche o fisiche coinvolte. Ci definiamo un pronto soccorso digitale».

Per l’utente questo processo è in realtà molto basilare nell’interfaccia dell’app, che mostra tutte le modalità di acquisizione e consente di scattare o registrare come siamo abituati. Una volta soddisfatti del nostro contenuto, non ci resta che lasciare a TrueScreen l’elaborazione e l’analisi dei dati per la generazione del report forense.

L’idea dietro l’app che certifica gli screenshot

«un po’ per caso, mentre sviluppavamo un’applicazione che permetteva agli utenti di gestire in maniera agevole tutti gli screenshot presenti sullo smartphone. A fronte di 1 milione di download, in media c’erano più di mille istantanee salvate in ogni device. Questo perché i messaggi possono scomparire velocemente e le persone hanno paura di perdere eventuali prove. Basti pensare a una vittima di stalking che vuole incastrare il suo persecutore»

Fabio Ugolini, CEO TrueScreen

Il progetto nasce inizialmente nell’ambito delle violenze domestiche, ma oggi presenta usi sempre diversi, che vanno dalla certificazione dei consumi alle multe, dalla lettura dei contatori, fino alle buche sulla strada.

Per ottenere la certificazione di uno screenshot «prima di TrueScreen, quando in un processo veniva presentata una prova digitale scattava subito la richiesta di una perizia. Mentre oggi numerosi avvocati si affidano a TrueScreen che è anche un potenziale strumento a difesa dei soggetti più deboli.

Certifica gli screenshot e garantisci la loro autenticità

Dando valore legale alle schermate che catturiamo, possiamo tutelarci e garantire la veridicità del contenuto acquisito.
Prove incontestabili con TrueScreen.

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